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Termoflussimetria

Risparmio energetico > Verifiche di cantiere

LA TRASMITTANZA TERMICA

Allo scopo di stimare il fabbisogno energetico e le conseguenti emissioni di CO per il riscaldamento invernale o il raffrescamento estivo di un edificio, è importante determinare i valori di trasmittanza termica del suo involucro. La valutazione della trasmittanza termica U, può essere generalmente condotta secondo uno dei seguenti 4 diversi scenari:

  • La stratigrafia della struttura è conosciuta (si hanno i disegni aggiornati del progetto architettonico o della relazione legge 10/91e impianti); la trasmittanza viene calcolata in accordo con la norma EN ISO 6946.
  • La stratigrafia non è conosciuta e quindi si procede con l’ indagine endoscopica per stabilire tipo di materiale e spessore. Una volta stabilita la stratigrafia della parete la trasmittanza viene calcolata in accordo con la norma EN ISO 6946.
  • L’edificio è riconducibile a una determinata e caratterizzata tipologia edilizia di cui si conoscono le stratigrafie; è possibile agire per analogia stimando le trasmittanza dei componenti. Le raccomandazioni del CTI contengono un esempio di abaco di questo genere.
  • La trasmittanza della struttura viene misurata in opera in accordo con la norma ISO 9869.

TERMOFLUSSIMETRIA

L’acquisizione dei dati per la diagnosi energetica di un edificio esistente o per la verifica di uno di nuova costruzione comporta spesso notevoli difficoltà legate alla non reperibilità del progetto cartaceo e alla non corrispondenza di questo con il costruito; per questo motivo diviene molto importante avere strumenti di misura in opera.
A seguito dell'esito dell'ispezione termografica, si può procedere alla verifica quantitativa del valore di trasmittanza delle pareti in corrispondenza delle zone individuate come prive di problemi (ponti termici, umidità, tubazioni) che possono influenzare la misura termoflussimetrica.
Il Decreto 26 giugno 2009 “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” prevede, al punto 4.2 ed al punto 8 dell’allegato A, la possibilità di prove strumentali sull’edificio, per effettuarne un collaudo energetico.

La verifica viene effettuata mediante termoflussimetro a piastra col metodo delle medie progressive secondo la norma ISO 9869; essa descrive “il metodo del termo flussimetro per le misure di trasmissione del calore per elementi piani di involucro (strati opachi perpendicolari alla direzione del flusso termico senza significativo flusso laterale”.
Il termoflussimetro è l’unico strumento che permette di misurare in maniera “quantitativa”, senza alcun intervento demolitivo, il grado di isolamento termico di una parete verticale o di un tetto.
La strumentazione (conforme alla normativa ISO 9869) si compone di uno strumento di misura data-logger, di una piastra flussimetrica e di 4 sonde a contatto per la misura delle temperature delle pareti interne ed esterne.

Il termo flussimetro a piastra deve essere montato sulla parete dove la temperatura è più stabile, ovvero all’interno dell’abitazione. Per l’unità esterna bisogna evitare l’esposizione solare, quindi è raccomandata la parete nord.
E’ bene effettuare la misura di presenza di buone differenze di temperatura tra interno ed esterno; la durata minima della misura deve essere di almeno 72 ore, ma se la temperatura non è stabile attorno al termoflussimetro è necessaria una misura più lunga.

Le misure vengono poi scaricate su PC ed elaborate tramite un apposito software che effettua il calcolo diretto del coefficiente K e dei parametri legati all'isolamento termico.
Il metodo delle medie progressive (o media mobile) consiste nel calcolare i valori di trasmittanza utilizzando ad ogni istante i valori di flusso e di temperatura calcolati su tutti gli stanti precedenti. In questo modo il valore di trasmittanza tende ad approssimare asintoticamente quello che meglio rappresenta il comportamento della struttura.

La prova termoflussimetrica è quindi la tecnica ideale per:

  • la misurazione in opera dell’isolamento su edifici nuovi;
  • supportare la certificazione energetica senza carotaggio su edifici esistenti quando non si conosce la composizione della struttura e lo stato di conservazione del coibente;
  • valutare l'esatto spessore di isolamento termico occorrente per rientrare nei parametri di legge;
  • valutare l'efficacia dell'intervento di riqualificazione energetica a lavori ultimati.

Al termine della prova termoflussimetrica viene rilasciato un report chiaro ed esaustivo completo di grafici.


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